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Giorgio Armani, la storia del secondo uomo più ricco d'Italia nel 2023 e del suo gruppo societario.

Complimenti a Edoardo del canale YouTube Starting Finance per il video realizzato sulla storia Armani trattata in modo dettaglio.   Riassu...

Complimenti a Edoardo del canale YouTube Starting Finance per il video realizzato sulla storia Armani trattata in modo dettaglio.

 

Riassunto :Divento della Storia di Armani.

 

Introduzione: L'Impero di Giorgio Armani

8.700 dipendenti globali e oltre 500 punti vendita evidenziano l'immenso impero di Armani, spaziando dall'abbigliamento all'arredamento, ristoranti, bar, alberghi, e una linea di dolci. Con un fatturato annuale superiore ai 2 miliardi di euro, Armani non solo è un'icona della moda globale, ma è anche il secondo uomo più ricco d'Italia nel 2022.

Le Origini di Giorgio Armani

Nato nel 1934 a Piacenza, Armani inizialmente perseguiva una carriera in medicina, influenzato dalle aspettative familiari post-seconda guerra mondiale. Tuttavia, la sua vera passione per l'estetica e l'arte lo portò a Milano, dove abbandonò gli studi di medicina per perseguire una carriera nel design. Iniziò a lavorare alla Rinascente di Milano nel 1957, dove sviluppò un acuto senso per la moda e le tendenze.

L'Ascesa nel Mondo della Moda

Armani lavorò per la Rinascente per circa 7 anni, durante i quali attirò l'attenzione di Nino Cerruti, un imprenditore nel settore dell'abbigliamento. Nel 1965, Armani iniziò a lavorare per Cerruti come stilista. Durante questo periodo, sviluppò uno stile elegante e androgino, rivoluzionando la moda prêt-à-porter con il suo approccio innovativo.

Il Sodalizio con Sergio Galeotti

Nel 1966, Armani incontrò Sergio Galeotti, con cui sviluppò un forte legame professionale e personale. Galeotti lo incoraggiò a creare una propria linea di moda. Insieme aprirono un ufficio di consulenza nel 1973 a Milano, iniziando la loro avventura imprenditoriale nel mondo della moda. Armani si concentrò sulla progettazione, mentre Galeotti gestiva la parte finanziaria.

Il Lancio del Brand Giorgio Armani

Dopo anni di collaborazioni e sviluppo stilistico, Armani e Galeotti lanciarono finalmente l'azienda Giorgio Armani nel 1975, stabilendo il marchio come un simbolo di lusso e raffinatezza. Le loro creazioni, presentate a Palazzo Pitti a Firenze, riscossero grande successo, confermando il talento di Armani come uno dei principali stilisti dell'epoca.

Fondazione della Giorgio Armani S.p.A.

Nel 1975, Armani e Galeotti fondano la Giorgio Armani Spa a Milano, finanziata in parte dalla vendita di un Volkswagen Maggiolino di Armani e contributi di Galeotti, dividendo la proprietà al 50%. Inizialmente, l'azienda produceva solo abbigliamento maschile, espandendosi poi all'abbigliamento femminile nel 1976. Con ricavi iniziali di 569 milioni di lire, l'azienda rappresentava un promettente inizio.

Rivoluzione nella Produzione di Alta Moda

Nel 1978, l'azienda stringe un accordo rivoluzionario con GFT, il Gruppo Finanziario Tessile, per produrre alta moda in fabbrica, cambiando radicalmente il tradizionale approccio alla moda italiana. Questo periodo segna anche un boom economico in Italia, favorendo la crescita dell'industria della moda e la promozione del "made in Italy" a livello internazionale.

Armani: Un Marchio di Lusso Accessibile

L'obiettivo di Armani e Galeotti era creare un marchio di lusso accessibile per attrarre la nuova classe media, offrendo prezzi più bassi rispetto ai concorrenti. La strategia includeva la diversificazione in vari settori come il cinema e la televisione, con collaborazioni di alto profilo che hanno ulteriormente consolidato il marchio Armani nel mondo della moda e dello spettacolo.

L'Ascesa dell'Impero Armani

Nel 1979, Armani riceve il prestigioso Neiman Marcus Award a New York, segnando l'inizio di un decennio di grande successo. La copertina del Times nel 1982 porta a un aumento significativo delle vendite, che triplicano. Nel 1983, Armani modifica la collaborazione con GFT, stabilendo una nuova sede per la produzione di alta moda prêt-à-porter. Dopo la tragica scomparsa di Galeotti nel 1985, Armani assume il controllo totale della società, ponendo le basi per una strategia aziendale basata su accessibilità, diversificazione, licenze ed espansione internazionale.

Espansione e Diversificazione del Brand

Nel corso degli anni '80 e '90, Armani espande il suo marchio oltre l'abbigliamento, introducendo Emporio Armani e altre linee per diversi segmenti di mercato, inclusi Armani Jeans e Armani Junior. Armani Beauty viene lanciato nel 1982, segnando l'ingresso dell'azienda nel mondo della cosmetica e dei profumi. Le licenze con altri produttori permettono una maggiore espansione del brand in diverse categorie di prodotti.

Controllo di Qualità e Investimenti Strategici

Per mantenere un elevato standard di qualità e controllo sui suoi prodotti, Armani investe in altre aziende del settore, acquisendo quote in Antinea SRL, SIMINT S.p.A., e INTAI S.p.A. Questi investimenti strategici rafforzano l'impero Armani, permettendo all'azienda di avere un maggiore controllo sulla produzione e sulla distribuzione dei suoi prodotti.

Armani Oggi: Un Colosso della Moda Italiana

In 25 anni, Giorgio Armani ha trasformato il suo marchio in un gigante del "made in Italy", mantenendo il pieno controllo della sua azienda senza considerare la quotazione in borsa. Celebrando il 25° anniversario nel 2000, la Giorgio Armani Spa ha chiuso l'anno con un fatturato di oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro.

Espansione e Diversificazione Continua

Il nuovo millennio per Armani è caratterizzato da ulteriori espansioni e diversificazioni, includendo nuove licenze, partnership, e aperture. Nel 2000, Armani si è immerso nel settore dell'arredamento con Armani Casa e nel 2002 ha lanciato Armani Dolci. L'attività si è estesa ulteriormente nel settore dell'ospitalità con l'inaugurazione dell'Armani Hotel a Dubai nel 2010 e a Milano nel 2011.

Collaborazioni e Investimenti Strategici

Armani ha stretto una partnership con il famoso chef Nobu Matsuhisa per la catena di ristoranti di lusso Armani/Nobu. La società ha inoltre compiuto importanti acquisizioni nel settore industriale, come La Deanna SpA e Guardi Spa, consolidando la qualità del prodotto. Nel 2008, Armani ha acquisito l'80% delle quote dell'Olimpia Milano, dimostrando il suo interesse per lo sport.

Fondazione Giorgio Armani e Pianificazione Futura

Nel 2016, Armani ha istituito la Fondazione Giorgio Armani, focalizzata su progetti sociali e pubblici e sulla pianificazione della successione aziendale. Nel 2021, il gruppo ha ampliato i suoi orizzonti nel settore nautico, collaborando con "The Italian Sea Group" per un mega yacht Armani. Questa evoluzione testimonia la complessità e la vastità dell'impero costruito da Armani, ben al di là della settore moda.

L'Eredità di Armani: Incertezze e Pianificazione

All'età di 89 anni, Giorgio Armani affronta la questione della successione del suo impero della moda. A differenza di altri stilisti come Valentino Garavani, che si sono ritirati vendendo il loro brand, Armani rimane attivo e non ha discusso pubblicamente piani di cessione o nominato un successore stilistico. Nel 2016, ha creato la Fondazione Giorgio Armani, che detiene una piccola parte dell'azienda, e ha delineato il futuro dell'azienda in uno statuto a efficacia differita, che non sarà operativo fino alla sua successione.

Speculazioni su Partnership e Successione

Nel 2021, Armani ha aperto alla possibilità di un accordo con un'importante azienda italiana, suscitando speculazioni su potenziali acquirenti o partner, tra cui John Elkann di Exor. Inoltre, l'apparizione con Pantaleo Dell'Orco, un collaboratore di lunga data, alla Milano Fashion Week ha sollevato interrogativi su un possibile ruolo di Dell'Orco nel futuro dell'azienda. Armani ha confermato che Dell'Orco e i suoi nipoti faranno parte del processo di successione, ma non ha fornito dettagli specifici.

Cambiamenti nella Struttura Societaria di Armani

Il 26 settembre, Giorgio Armani ha annunciato importanti modifiche allo statuto della sua azienda, introducendo una nuova struttura di governance per il futuro dell'organizzazione. Queste modifiche includono l'introduzione di due categorie di azioni prive del diritto di voto, permettendo a nuovi investitori di entrare nel capitale della società senza potere decisionale. Tuttavia, deterranno diritti sui dividendi e altri benefici patrimoniali.

Nuovo Modello di Controllo Azionario

Il nuovo statuto prevede sei categorie di azioni, ognuna con una percentuale diversa del capitale e diritti di voto variabili.

due categorie di azioni senza diritto di voto (1 e 2)
6 categorie di azioni, dalla A alla F (A, B, C, D, E, F)

• I soci denominati A avranno il 30% del capitale, e ogni azione A darà diritto a 1,33 voti,

• i soci denominati F il 10%, e ogni azione F darà diritto a 3 voti,

• tutti le altre categorie di Soci, B, C, D, E avranno il 15% a testa e ogni azione darà diritto a 1 voto.

Quindi soci A e F, che detengono rispettivamente il 30% e il 10% del capitale, avranno più di un voto per azione, conferendo loro un maggiore controllo decisionale.

Per mantenere il controllo, nel caso dello Statuto Armani:

• i soci A avranno diritto di nominare 3 consiglieri, tra cui il Presidente,

• i soci F avranno diritto di nominare 2 consiglieri, tra cui l'Amministratore Delegato,

• il CDA (Consiglio di Amministrazione) sarà fissato a 8 membri.

Implicazioni per la Fondazione Armani e il Futuro dell'Azienda

Si presume che la Fondazione Armani detenga una delle due categorie azionarie principali, garantendole un ruolo significativo nelle decisioni strategiche dell'azienda. La struttura modificata suggerisce che Armani desideri mantenere l'indipendenza e l'identità italiana della sua azienda, distanziandosi dall'idea di vendere a gruppi stranieri come LVMH o KERING, proprietari di altri noti marchi italiani come Gucci, Valentino, Fendi e Versace.



Approfondimento :Divento sullo Statuto a efficacia differita.


Lo statuto a efficacia differita è una disposizione legale specifica utilizzata nelle società per azioni. Questo tipo di statuto contiene clausole le cui disposizioni non entrano in vigore immediatamente al momento della loro redazione o approvazione, ma sono attivate da eventi specifici futuri o dopo un periodo di tempo prestabilito. Ecco alcuni dettagli chiave su come funziona.

Clausole Condizionate
Lo statuto contiene clausole che sono condizionate da eventi specifici. Questi eventi possono variare da cambiamenti nel mercato, raggiungimento di determinati obiettivi aziendali, o eventi significativi nella vita dei principali azionisti o dirigenti, come nel caso di Armani.

Pianificazione Futura
Questo tipo di statuto è particolarmente utile per la pianificazione a lungo termine. Permette ai fondatori o ai principali azionisti di una società di stabilire come la società dovrà essere gestita o trasferita in futuro, senza dover apportare modifiche immediate.

Clausole che Scattano in Specifici Momenti
Le clausole nello statuto diventano attive solo dopo il verificarsi di determinati eventi o il raggiungimento di un certo punto nel tempo. Questo significa che le regole o le direttive incluse nello statuto restano inattive fino a quando non si verificano queste condizioni specifiche.

Protezione dell'Intenzione Originale
Questo tipo di statuto è spesso usato per proteggere l'intenzione originale del fondatore o degli azionisti principali, assicurando che la loro visione e strategia per l'azienda persistano anche dopo la loro scomparsa o ritiro.

Esempio nel caso di Armani
Nel caso di Giorgio Armani, lo statuto a efficacia differita potrebbe essere stato utilizzato per delineare come la proprietà e il controllo della sua azienda dovrebbero essere gestiti dopo la sua morte, garantendo che il business rimanga nelle mani della famiglia o venga gestito secondo le sue direttive.

In sintesi, uno statuto a efficacia differita è uno strumento di pianificazione strategica che consente ai fondatori e ai dirigenti di un'azienda di impostare regole e procedure che avranno effetto in futuro, spesso legate a eventi significativi o scadenze temporali.


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